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padiglioni hanno presentato i propri lavori, dall’altro otto movie-theatre featuring the Expo’s work-in-progress. A sequence
‘landmark’, prototipi in scala al vero di alcuni principali elementi of different images including satellite images, images captured by
tecnologici. Tra questi spiccano la grande porzione di copertura del a drone, along with images taken from different vantage points on
padiglione cinese, complessa e al contempo quasi aerea, la quinta the ground, have been mounted together to narrate the month-by-
tridimensione del Giappone, una sorta di corteccia leggera e sofi- month progress of the building of the Expo. The first images from
sticata, che abbraccia il padiglione proteggendolo dai raggi solari, e 2012 show a sleepy site that becomes increasingly feverish and fran-
il pannello ramificato del padiglione Italia dalla superficie vellutata tic as time goes by.
oltre che dalle proprietà fotocatalitiche (a contatto con the “Building the Expo” exhibition chooses to
la luce naturale, il materiale consente di ‘catturare’ al-
cuni inquinanti presenti nell’aria trasformandoli in sali show this incredible variety by way of a double,
inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo almost 40 meters long bookcase; each shelf
smog). Chiudono quali testate di questo ‘foro’ due vo- highlights one pavilion. A sort of periodic table
lumi alti 4 metri, spazi tecnici e desk di accoglienza, ma of architectural and building ingredients of the
soprattutto ‘cinema in piazza’ sui lavori in corso. Una
sequenza di immagini dall’alto di un satellite, da un Universal Exposition that is to come
drone che sorvola l’area, dall’altezza di una impalcatura
o dalla quota terra, che raccontano con modalità e tec-
niche diverse il progredire mese per mese di un cantiere che appare Put altogether, the “Building the Expo” provides a potent morsel of
inizialmente, nel 2012, sonnolento per poi mostrarsi, più di recente, the Expo, the largest construction site active today in Europe. The
febbrile e quasi frenetico. exhibit is an “archive of flavours” (that bring to mind the famous
Nell’insieme “Building the Expo” si mostra come un’immagine estre- permanent laboratory of taste in the former restaurant of Ferran
mamente sintetica di un grande abaco del più grande cantiere oggi Adrià) that is constituted of small, enriching tasters in design - a
attivo in Europa, un “archivio di sapori” (che richiama il celebre sort of periodic table of architectural and building ingredients of the
laboratorio permanente del gusto del passato ristorante di Ferran Universal Exposition that is to come.
Adrià), composto e arricchito da piccoli assaggi progettuali: una sorta
di materializzazione di una grande tavola periodica degli ingredienti
architettonici e costruttivi dell’Esposizione Universale che verrà.
© Matteo Scagnol
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